Le doti naturali del cane


doti

Sia per quanto riguarda la scelta del tipo di cane più adatto a noi, sia per capire le predisposizioni di un cane che possiamo adoperare per motivarlo nell'addestramento, sia per quanto riguarda la valutazione del carattere di un soggetto a prescindere che appartenga o meno a una razza specifica è importante conoscere e tenere a mente il concetto di "doti caratteriali" (o naturali) del cane.

Cosa sono le doti caratteriali?
Ogni cane nasce con un set di attitudini e predisposizioni che gli sono date dalla genetica, che possiede in germe sin dalla nascita, e che concorrono a formare il carattere del cane, indipendentemente dall'addestramento impartito ad esso, che potrà modificarle solo in parte, laddove non sia addirittura del tutto impossibile farlo. Queste attitudini si chiamano doti e sono comuni a tutti i cani, il diverso bilanciamento di queste doti va a modellare il cane rendendolo più o meno adatto a determinati compiti. Ecco dunque che un cane da pastore avrà un istinto predatorio alto, un cane da guardia avrà una elevata possessività mentre un cane da riporto ne avrà una piuttosto ridotta.
le doti principali che evidenziamo nel cane sono nove, il loro insieme caratterizza l'individuo e non possono essere ignorate quando pensiamo di adottare un cane, perché andranno inevitabilmente ad influire sul comportamento del cane sia nel "lavoro" che nella vita quotidiana, continuando con gli esempi avremo quindi che un cane con uno spiccato istinto predatorio tenderà ad avere una forte pulsione a rincorrere un animale selvatico, che sia un comportamento da noi desiderato, come ad esempio durante una battuta di caccia, o che questo non lo sia, come durante una passeggiata in montagna. Un cane con una spiccata vigilanza tenderà ad usare parecchio l'abbaio per segnalare movimenti che lui valuta sospetti sia che viva in una casa singola con ampio giardino sia che viva in condominio.
vediamo ora nello specifico le doti e come influiscono sul carattere del soggetto:

  • DOCILITÀ: è la propensione del cane ad accettare l'essere umano come suo superiore gerarchico, E di instaurare con lui un rapporto di rispetto, attaccamento, fiducia e subordinazione.
  • SOCIALITÀ: la più o meno spiccata presenza di questa dote va a variare quanto il cane dimostri socialità con altri cani e capacità di collaborare con essi e anche quanto sarà più o meno in grado di inserirsi facilmente nella società umana.
  • TEMPERAMENTO: E’ la velocità di reazione del cane ad uno stimolo esterno di qualsiasi natura. Dote naturale quasi completamente immodificabile da parte dell’ uomo e che si manifesta con vivacità differente a seconda del cane.
  • CORAGGIO: è la capacità di affrontare una situazione pericolosa, essendo cosciente delle conseguenze che questo potrà portare. Significa che il cane è in grado di agire senza preoccuparsi della propria integrità fisica
  • VIGILANZA: E’ la capacità di percepire un pericolo e di segnalarlo tempestivamente agli altri componenti del gruppo. Dote che il cane esprime soprattutto quando si parla di difesa e controllo del territorio che gli appartiene.
  • TEMPRA: E’ la capacità di affrontare e superare gli stimoli spiacevoli sia dal punto di vista fisico che da quello psichico. è Importante anche perché il cane sia in grado di dimenticare un determinato evento o una determinata esperienza negativa.
  • AGGRESSIVITÀ: E’ la capacità del cane di reagire a una minaccia che metta in pericolo la sua incolumità o quella dei componenti del branco, o minacci la sicurezza del territorio posto sotto il suo controllo.
    Per quanto riguarda l'aggressività è importante specificare che essa non è un difetto, come spesso viene lasciato intendere nel parlato comune, ma una dote desiderata, è qualcosa che con maggiore o minore intensità fa parte del cane, in quanto di base animale, e ancor più in quanto predatore. Un cane totalmente privo di aggressività non giocherebbe nemmeno. (il gioco è spesso aggressività ritualizzata, e noi vogliamo cani che giochino.)
    Spesso vista come dote negativa dai meno esperti l'aggressività in natura è fondamentale per la sopravvivenza della specie, non solo per quanto riguarda l'aggressività predatoria diretta su altri animali ma anche quando è volta alla difesa di se stesso, della prole, del territorio. l'aggressività è quindi una dote che non va demonizzata ma semplicemente gestita nel modo corretto.
  • POSSESSIVITÀ: E’ la capacità del cane di identificare un oggetto o un’ area come propri o del gruppo e di difenderli adeguatamente. Dote che si manifesta già nel cucciolo e che si può dirigere su oggetti, cibo e territorio.
  • COMBATTIVITÀ: E’ la capacità del cane di rispondere con energia, con la lotta e se necessario con il morso, a stimoli esterni. Dote indispensabile in un cane che deve difendere un gregge da altri animali, dote ovviamente non gradita in un cane urbano che la utilizzi in modo scorretto.

Tutte le doti caratteriali sono trasmesse alla prole con base genetica dai genitori, e si manifestano in maniera istintiva, possiamo dunque averne riscontro già nel cucciolo, che sia o non sia esso di razza pura. Se volessimo trovare una differenza fra cani di razza e meticci questa starebbe nel fatto che la valutazione nei cani di razza è più semplice, potendo partire già con un idea di base di come il cane potrebbe avere in se mixate le varie caratteristiche avendo quest ultimi una certa stabilità caratteriale fissata dalla selezione umana condotta su di essa, mentre nei meticci questa stabilità tende a venire ovviamente meno in quanto in quest'ultimo caso sarà madre natura a distribuire le carte senza alcun tipo di controllo sugli accoppiamenti che sia finalizzato ad una funzione specifica.